PROFILO OPERE

La figura di Mignon dal Wilhelm Meister di Goethe
 

Palazzina Liberty, 16 novembre 1995

Johann Wolfang Goethe (Francoforte, 1749 - Weimar, 1832). Tra la giovinezza e la maturità di Goethe l'umanità assiste alla sconvolgente svolta storica della Rivoluzione Francese con la quale inizia la storia contemporanea, tanto ricca di contraddizioni; la suprema genialità di Goethe fa di lui l'ultimo rappresentante di una classicità ancora integra ed insieme una delle prime dolorosissime voci della crisi moderna. La vocazione teatrale di Wilhelm Meister , romanzo iniziato nel 1777, interrotto nel 1785 e successivamente rifuso negli Anni dell'apprendistato di Wilhelm Meister , prima parte di una vasta narrazione di cui la seconda sarebbe stata Gli anni di peregrinazione di Wilhelm Meister , annovera tra i suoi personaggi la figura di Mignon che, alle soglie dell'adolescenza, incarna una sorta di   solitudine e dolore cosmici esprimendone la verità assoluta e, nel contempo, il disordine patologico. In Mignon, che è la voce della poesia pura, della liricità essenziale e solitaria, incapace di ogni patteggiamento con il mondo, si concentra tutto ciò che spezza la serena legge della vita e ne impedisce l'accettazione, la passionalità anarchica ed anomala, l'infrazione dei tabù sociali e naturali, la follia e l'incomunicabilità. Proprio i quattro testi in versi, stupendi ed inquietanti, che Mignon stessa recita e canta all'interno del romanzo, sono stati oggetto di attenzione da parte di compositori appartenenti alle più diverse tradizioni culturali e musicali già dalla fine del '700 per giungere fino al '900. (Alberto Malazzi)

 

 

 

 
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