PROFILO INTERPRETI

Andrea Dulbecco (1963) vai agli altri interpreti


Andrea Dulbecco, nato a Sanremo nel 1963, si è diplomato in strumenti a percussione con il massimo dei voti presso il conservatorio G. Verdi di Milano, dove ha anche studiato pianoforte e composizione. Ha fatto parte delle orchestre dei più importanti enti lirici italiani e di molti complessi sinfonici e, come solista, si è esibito con l'orchestra Angelicum di Milano, l'orchestra sinfonica di Sanremo e con l'orchestra RAI di Milano. Dopo essersi specializzato in vibrafono sotto la guida di D. Friedman, ha intrapreso anche un'intensa attività jazz che l'ha portato a suonare e incidere CD con alcuni tra i maggiori jazzisti italiani. Attualmente insegna strumenti a percussione presso il conservatorio G. Verdi di Milano e l'accademia Toscanini di Parma.

Percorso improvvisativo su un gesto strumentale per marimba sola, opera eseguita a Milano alla Palazzina Liberty il 12 ottobre 1995
Rispetto alla musica dei secoli passati, quella del XX secolo detiene un singolare primato: la scomparsa dell'improvvisazione dal campo della musica cosiddetta colta. In conseguenza di questo, essa è diventata privilegio di generi musicali di acquisizione storica molto più recente (a cominciare dal jazz), dove in breve tempo ha raggiunto livelli di rara perfezione stilistica ed abilità esecutiva.Molti grandi musicisti dei secoli passati hanno affrontato con successo questa pratica, che a lungo ha fatto parte integrante non solo della loro personalità di interpreti, ma anche del loro bagaglio compositivo: si pensi a figure quali Frescobaldi, Bach, Liszt.
Oggi l'intento di chi improvvisa sul suo strumento è di operare scelte musicali in tempo reale, ovvero comporre al momento, dal vivo. Questo gli nega la possibilità di correggersi, di ripensare; e se commette passi falsi la sua unica possibilità è di sfruttarne al meglio le potenzialità, di trasformarli in percorsi alternativi sulla via del conseguimento dell'obiettivo prefissato. In questo caso l'improvvisatore avrà trasformato il passo falso in "errore giusto"!
Per chiarire meglio il mio pensiero riporterò una frase di Thelonious Monk che una sera, visibilmente insoddisfatto di come aveva suonato, disse ad un amico: "Questa sera ho suonato gli errori sbagliati".(Andrea Dulbecco)

 

 


 

 
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