PROFILO COMPOSITORI, AUTORI

Dmitri Sostakovic (1906 -1975) vai agli altri compositori

Aforismi op. 13 (1926/27): opera eseguita al teatro Litta il 22 novembre 1998
Il brano comprende dieci brevi pagine, sorprendenti e brillanti nella loro presentazione, con picchi acuti contro uno sfondo armonioso. La musica è priva di qualunque romanticismo, un atteggiamento tipico di Sostakovic e di molti autori suoi contemporanei. Avendo dato a queste pagine titoli tradizionali (ad esempio Serenata, Notturno, Elegia) il compositore prosegue interpretandoli paradossalmente - a volte in modo molto diverso dal primitivo significato del titolo. Qui il linguaggio musicale è caratterizzato da aspre intonazioni e collisioni delle voci. Questo esplora lo sviluppo lineare e dimostra il distacco del compositore dal significato di “tonalità” normalmente accettato, forse con l’unica eccezione del Canto della Culla. L’approccio non tradizionale del compositore fu la ragione per cui, in epoca di socialismo reale, Aforismi scomparve dal repertorio. I critici giudicarono il pezzo troppo oscuro e ancora agli inizi degli anni ‘70 il critico Michael Tarakanov scriveva: “in conclusione, ogni brano è lo svolgimento di un compito che era interessante per il compositore ma che non era riconoscibile per l’ascoltatore”. Oggi un ascoltatore di Londra può giudicare da solo se le teorie del socialismo reale fossero corrette. Gran parte di tutto questo può essere detto anche degli altri autori inclusi nel programma. Tutti loro hanno in qualche modo contribuito al sorgere del movimento dell’avanguardia e furono censurati dai critici sovietici con la conseguenza che le loro opere furono messe al bando. (V. Yampolskij)


 

 
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