PROFILO OPERE

Othmar Schoeck

 

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Zehn Lieder nach Gedichten von H. Hesse op. 44 (1931)
Fra i frequentatori delle sale da concerto e dei teatri d’opera coloro i quali fossero più inclini al rito del “riconoscere” che all’esperienza del “conoscere” il nome di Othmar Schoeck risulterà forse quello di uno sconosciuto. Alcune pubblicazioni divulgative italiane ignorano impavidamente il nome di Schoeck; altre gli dedicano generiche righe nelle quali non compare alcun titolo. I nostri insigni teatri hanno mai rappresentato un’opera del grande svizzero? Ciononostante il nostro è autore di uno dei più affascinanti esempi di teatro musicale di questo secolo: Penthesilea, su libretto proprio ma tratto dal dramma omonimo di Heinrich von Kleist, senza aggiungere una sola parola nuova. L’opera fu composta nel 1924/25 e rappresentata per la prima volta all’Opera di Dresda nel 1927. Ai pazienti lettori di queste note si raccomanda l’ascolto dell’opera segnalata e li si avverte che, superate le difficoltà di rinvenire tracce discografiche e non della Penthesilea (ci si può anche affidare alla fantomatica filodiffusione e alle sue labili repliche in modulazione di frequenza), udranno una affascinante partitura d’opera e coltiveranno di conseguenza consistenti dubbi sulla attendibilità dell’informazione musicale e sulla sagacia degli operatori musicali. Altre opere appaiono nella produzione teatrale di Schoeck e fra queste splendono alcune gemme: Der Schatz am Silbersee (su libretto proprio, 1901); Don Ranudo de Colibrados (A. Rüeger, da Holberg; Zurigo, 1919); Venus (A. Rüeger, da Mérimée; Zurigo, 1922); Massimilla Doni (A. Rüeger, da Balzac; Dresda, 1937); Der Schloss Dürande (H. Burte, da Eichendorff; Berlino, 1943). La negligenza degli ambienti musicali italiani nei confronti della musica di Othmar Schoeck giustifica qualche nota aggiuntiva. Figlio del pittore Alfred, Othmar entra al Conservatorio di Zurigo nel 1905 e vi rimane sino al 1907. Negli anni 1907 e 1908 si perfeziona a Lipsia con M. Reger. Stabilitosi a Zurigo a decorrere dal 1908 vi svolge una attività di direttore di cori e d’orchestra, parallela a quella di compositore. Dal 1917 al 1944 è direttore dell’orchestra sinfonica di S. Gallo. Dottore ad honorem dell’Universitˆ di Zurigo nel 1928, gli furono conferiti nel corso della vita importanti premi da istituzioni di area svizzera e tedesca. Nel 1934 si tenne a Berna una settimana musicale in suo onore e nel 1959 si è costituita la Othmar Schoeck Gesellschaft per la promozione della sua musica. Autore di oltre 400 Lieder di magistrale fattura, ha lasciato numerose opere per orchestra, per strumento solista e orchestra, per voce e orchestra, per coro a cappella, per voce e strumenti, e per formazioni cameristiche: musiche che attendono una meritevole e urgente resurrezione. Nel 1980 l’esecuzione della Penthesilea ad opera del Festival di Salisburgo fu consegnata ad un disco live, ancora disponibile.( Davide Anzaghi )

 

 
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