PROFILO COMPOSITORI, AUTORI |
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Marco Lombardi, dopo aver conseguito il diploma di violoncello al Conservatorio di Genova, ha affiancato all'attività strumentale, in diverse orchestre e gruppi da camera, quelle compositiva e musicologica.
Fondamentali per la sua formazione compositiva sono stati sia i corsi seguiti all'Accademia Chiagiana di Siena con Franco Donatoni sia gli incontri con alcuni compositori quali Gerard Grisey ed Helmuth Lachenmann. La maggior parte delle sue composizioni è pubblicata dalla Pizzicato Edizioni di Udine. Nel 1991 ha vinto il secondo premio (1° non assegnato) alla XVIII edizione del Concorso Internazionale di Composizione "Guido d'Arezzo" con il brano C'è come un dolore... per 16 voci femminili a cappella e nel 1998 la menzione di merito al Concorso di Composizione "A. di Martino" di Napoli con il brano Vuoto per 6 esecutori.
Dopo una fase iniziale orientata verso gli sviluppi della micropolifonia ligetiana (Agrégations per orchestra, 1993) si è rivolto ad una indagine delle possibilità di multistraficazione di eventi sonori senza dimenticare un certo gusto per l'invenzione strumentale (Kammerspiel per 13 esecutori, 1999). Recentemente a partire dal II° Quartetto per archi Scena con figure , Hop fixe letture da Beckett per due voci recitanti e un clarinettista, Mihrab per viola sola ha operato una svolta radicale in favore di una marcata destrutturazione del rapporto strumento/strumentista nonché di una crescente attenzione alle problematiche compositive e filosofiche del silenzio.
In qualità di violoncellista ha inciso per le Edizioni Musicali e Discografiche Musicaurea un CD contenente quattordici brani per violoncello solo di autori italiani della seconda metà del XVII secolo (G.B. Degli Antonii, D. Galli e D. Gabrielli). E' autore di versioni per violoncello solo di Variations I-III di John Cage. Prossimamente sarà protagonista di Delle Acque una serie di performance con il violoncello solo unite a spettacoli di danza contemporanea nonché della prima esecuzione integrale dell' Arte della Fuga di J. S. Bach nella versione da lui stesso elaborata per violino, violoncello e pianoforte
Ha partecipato a convegni e tenuto conferenze in Italia e all'estero (Società Italiana di Musicologia , Royal Northern College of Music di Manchester, Società Italiana per l'Educazione Musicale, Università di Lecce, Conservatorio di Pesaro) e pubblicato saggi e articoli su diverse riviste musicologiche (MusicaRicerca, Il Monocordo, Hortus Musicus, Musicaaa!, Quadrivium). E' inoltre di imminente uscita un suo libro dal titolo La letteratura per violoncello solo in Italia (dall'inizio del '900 ad oggi).
Suona uno strumento "A. Ciciliati" del 1989 e insegna violoncello, solfeggio e teoria musicale all'Accademia Musicale di Savona.
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