PROFILO COMPOSITORI, AUTORI |
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"Kennst du das Land", per soprano e pianoforte; opera eseguita a Milano alla Palazzina Liberty il 16 novembre 1995
Nel prendere in considerazione la produzione liederistica di Liszt bisogna tener presente la sua formazione cosmopolita che lo porta all'uso di un linguaggio musicale eclettico. Sicuramente i suoi lavori per canto e pianoforte sono al di fuori della più schietta tradizione tedesca, influenzati come sono da una vocalità di stampo operistico affine agli stili francese e italiano, e presentano una scrittura pianistica che spesso assolve la funzione dell'accompagnare riproducendo, in veste ridotta, i procedimenti del concertismo; scrittura lata, con prevalenza di accordi estesi ed arpeggi, tremoli e disegni ornamentali. Anche sul piano dei valori espressivi l'intimismo del Lied tedesco viene tradito a favore di una vena di più esteriore sentimentalismo, di una compiaciuta languidezza.
Mignon (Kennst du das Land) è una composizione estesa, in cui le tre strofe del testo hanno un riscontro nella struttura formale (A-A'-A''); la scrittura pianistica, con una progressione calcolata, si sviluppa fino a raggiungere il suo acme nella terza sezione, in corrispondenza della descrizione del corrusco paesaggio che porta il compositore ad operare anche una modifica agogica (da 4/4 a 6/4 "in tempo più mosso").
Dopo una prima stesura del 1843, e come molte altre composizioni di Liszt, Mignon è stato oggetto di modifiche prima di comparire nella ampia raccolta dei Gesammelte Lieder pubblicata nel 1860. I ripensamenti si evidenziano specialmente nella ricerca di una maggiore pulizia dei dettagli e di una maggiore coerenza della complessa trama armonica che, con un uso sapiente del cromatismo e degli accordi diminuiti, e con le modulazioni ottenute attraverso procedimenti armonici, anticipa morfologie wagneriane.
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