PROFILO COMPOSITORI, AUTORI |
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Lamy, uno dei migliori rappresentanti del surrealismo della
nostra epoca, è nato nelle Ardenne francesi nel 1921
e da quasi quarantanni vive e lavora in Provenza. Le
sue mostre annuali a Parigi e in altre città francesi
e le sue partecipazioni a esposizioni allestero (USA,
Giappone, Germania, Italia) lo hanno reso famoso anche al
di fuori delle frontiere francesi. Considerato un rappresentante
del realismo fantastico, Lamy parla con indulgenza
di questa mania cartesiana di etichettare i pittori:
poco gli importa di appartenere a una categoria, ma si crea
un mondo misterioso di piante irreali, di strani animali e
di umani senza volto; ne risultano opere che ricordano Bosch,
ma i suoi quadri onirici non hanno nulla di infernale, e non
sono neppure assurdi come quelli di Dali né surrealisti
come quelli di Delvaut. A volte utilizza i quadri degli antichi
maestri - Rembrandt, Velasquez, Wermeer - e, ricco di immaginazione,
li trasforma e li porta a esprimere, attraverso queste metamorfosi,
le paure del nostro tempo. Quanto alla sua tecnica, davvero
straordinaria, fa pensare alla pittura fiamminga in un gioco
di colori ricco di sfaccettature assolutamente affascinante,
con un disegno di grande sicurezza e precisione che non lascia
nulla al caso.
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