| PROFILO COMPOSITORI, AUTORI | 
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                  Sonata, op. 8 (1915), per violoncello solo: 
                    opera eseguita a Milano alla Palazzina Liberty il 7 novembre 
                    1996 
La Sonata op. 8 di Kodály si colloca al centro di unintensa 
                    attività cameristica del compositore ungherese, apertasi 
                    nel 1909 con il Quartetto n. 1 e chiusasi nel 20 
                    con la Serenata per due violini e viola; allo stesso 
                    periodo risalgono anche due altre sue pagine nelle quali è 
                    impegnato il violoncello: la Sonata op. 4, con il pianoforte, 
                    e lop. 7, con il violino. Articolata nei tre 
                    tempi tradizionali, ovvero con quello lento al centro, la 
                    pagina di Kodály si guadagnò subito gli elogi 
                    di Bartók, che oltre a coglierne la diversità 
                    dalle Suites di Reger di chiara ascendenza bachiana 
                    - da Bartók stesso definita, peraltro, sbiadita- 
                    ne mette in luce limportanza pionieristica sia per il 
                    linguaggio sia per la strumentalità, soprattutto nellultimo 
                    tempo: un Allegro molto in 2/4 dal virtuosismo abbagliante. 
                    Degna e ardua conclusione di una composizione nella quale 
                    è sempre Bartók a cogliere sorprendenti 
                    effetti vocali in riferimento, evidentemente, al bellAdagio 
                    centrale in 6/8 il cui respiro melodico va eseguito con 
                  grande espressione. 
                    
                   
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