PROFILO COMPOSITORI, AUTORI |
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Preludio, Aria e Finale opera eseguita il 22
maggio 1998 alla Palazzina Liberty a Milano
La produzione pianistica di Franck - poco più di una
decina di titoli - si concentra in due periodi, simmetricamente
disposti inizio e alla fine della sua attività compositiva.
La critica è abbastanza unanime nel riconoscere piena
valenza artistica solo alle pagine del secondo gruppo, al
quale appartiene il Preludio in programma, composto
tra il 1886 e il 1887 subito dopo il bellissimo Preludio,
Corale e Fuga dell' anno precedente. Come denunciano i
titoli, in entrambi i lavori Franck supera la bipartizione
tradizionale bachiana alla quale, come si è visto,
si era rifatto Mendelssohn mezzo secolo prima, preferendo
una tripartizione da lui già seguita con il Preludio,
Fuga e variazione per organo del 1862. Come già
in altre pagine, anche qui Franck impiega una struttura ciclica:
difatti nel Finale ritornano sia il tema dell'Aria centrale
sia quello del Preludio iniziale, qui disposto per
valori lunghi. Inoltre, "c'è anche una grande somiglianza
di ritmi e idee melodiche tra il Preludio e l'Aria" (Alfred
Cortot). A tanta compattezza interna e architettonica, si
accompagna una scrittura strumentale squisitamente organistica:
per il tocco, per il carattere corale delle melodie e per
la densità della tessitura.
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