PROFILO COMPOSITORI, AUTORI |
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Fulvio Delli Pizzi (5-7-1953) ha
compiuto gli studi di composizione e di musica elettronica
sotto la guida di F. Sifonia, G. P. Chiti e R. Bianchini.
Ha compiuto gli studi di psicologia presso l'Università
di Roma, laureandosi con la tesi "Verso una psicoanalisi
della musica". Sue composizioni sono state eseguite nell'ambito
di molti festival e stagioni concertistiche, spesso da noti
interpreti del repertorio contemporaneo (R. Fabbriciani, E.
Porta, O. Greif, C. Levi-Minzi, Trio di Como, Duo Mondeld
- Mazzoni, Solisti dell'Orchestra Sinfonica Siciliana, Solisti
Aquilani, ecc.). Tra i suoi scritti vanno ricordati: Stralci
per Adschbeg (in "Aspetti e presenze del Novecento
musicale". Faenza, 1980), Analisi e psicoanalisi nello
studio della 'poietica'? (in "Musical grammars and
computer analysis", Olschki, Firenze, 1984), La nozione
di sistema nella musica contemporanea (in collaborazione
con M. Ignelzi, per il convegno "Musica a fine secolo:
compositori tra arte, scienza e società", Fondazione
Cini, Venezia, 1994), Musica mentalis - The mind of
music in "Proceedings of the Intemational Conference
for Music Perception and Cognition", Uegi, 1994, e altro.
Ha collaborato con le riviste "Eunomio", "Bequadro",
"Oggi e domani", "L'Arco", "Musica
e scuola", "Campus". Ha insegnato composizione
(armonia e contrappunto) presso il Conservatorio di Pesaro
e analisi presso il Conservatorio di Firenze. Ha diretto il
Conservatorio di Fermo dal 1979 al 1983. Dal 1985 è
titolare della cattedra di composizione (armonia e contrappunto)
presso il Conservatorio di Milano, dove è stato invitato
a tenere anche il corso di analisi nel quinquennio sperimentale.
Le coeur du choeur (1994),
per coro a 6 voci miste su testo proprio; opera eseguita in
prima assoluta alla Palazzina Liberty a Milano il 30 ottobre
1996
La pagina di Delli Pizzi, che risale al 1994, prevede limpiego
simultaneo di tre testi - due propri in italiano e in latino,
e un terzo in latino tratto da Marziale ma liberamente manipolato
dallo stesso compositore - ci porta brutalmente in un mondo
di acceso erotismo al quale la particolare ricerca di effetti
timbrici, nonché la contrazione e la dilatazione sia
ritmica che contrappuntistica, conferisce un andamento teso,
a volte quasi febbrile.
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