Le Stanze dei Poeti

Lucianna   Argentino

da L'OSPITE INATTESO

 

Qui stanno gli anni, le storie inconcluse,
gli sguardi senza più coraggio,
le assenze dentro i sogni
o le troppe presenze ancora
ancora senza degna sepoltura. Per questo
sarebbe meglio cambiare il pensiero
ora che è cambiato il millennio
e il silenzio si è fatto più fitto
e le parole avvizziscono
così che si diradi questa luce bruna
e la paura sorrida di sé
e sollevi il capo dal risentimento.
***
Dice che non c'è addio nelle asole
e asola allora sia:
poca materia intorno e vuoto.
Sia passaggio e allaccio
sia lo spazio dell'abbraccio e del ritorno
sia pertugio e rifugio
sia il chiuso esposto alla parola.
***
A te che mi slabbri, mi smussi
mi fai argine e argano
ai tuoi desueti sensi
dico di angeli domestici
l’ossuto stare presagio
del nostro inospitale andare.
***
Sembrava facile pensare che potesse essere tutto lì.
C'era il sole, il vociare del vento, c'era l'infanzia con le altalene
a filare il tempo, c'erano i prati, gli alberi, il loro verde
materiale e mutevole e c'era un poco d'ombra
per non socchiudere troppo gli  occhi.

Sembrava facile, sì, pensare che potesse essere tutto
in quella luce a strati, nel desinare chiaro della rondine,
nel lavorio della formica, nella liturgia della morte,
nella sua sonora pietra. Felice di nulla edificare.
***
Prima il compito
il dovere
del sì detto d'incanto
e poi la prova
la misura
della visione
e della stonatura.
***
E' qui senza stagione
con fede forse
spiraglio di cauta ragione
e addenta il tempo
come addentano il mare i pontili
o sta come le cose
nella quiete dei ripostigli.
***
Parlami che cigola la notte
sotto i passi di chi veglia
e sogna terre emerse
e orizzonti capovolti al senso
e iguana immobili al sole
cortecce di carne ammansite
in ere lontane
mentre ora un tempo incredulo
avanza nel corpo dei folli.
***
Non è che l'ombra del silenzio
questa parola che irrompe
e sgorga necessaria come tutto il bene
che in questo momento è compiuto
nel basso della terra
e si misura ad altezza d'uomo.

Ora mi siedo e scrivo
da dentro questa fonte mai sazia
dove a volte il silenzio ha la meglio
ma di nuovo mi feconda la vita
mi seduce la scrittura
concupiscente e casta.
***
Credo nel tempo dell'attesa
nutrito di digiuni
e di astinenza dal certo
del silenzio utile alla fatica
perché la dedizione
sfidi il fiato e l'ansimare
di chi non ha pianure,
né parole dentro
attraverso cui essere raggiunto.



Lucianna Argentino was born in Rome in 1962. From the early nineties, because of her love for poetry felt both as a human, spiritual and linguistic path, she has been devoting herself to it in an active way organizing reviews, public readings and presentations of books. Likewise, she has been contributing to various publications in the field, as the one called “Qui - appunti dal presente”. She is present in various blogs such as “lapoesiaelospirito”, “Imperfetta Ellisse”, “liberinversi”, “oboesommerso” and she belongs to the editorial staff of the blog “Viadellebelledonne”. Together with Vincenzo Morra she was co-writer of the bookAlessio Niceforo, il poeta della bontà” (Alessio Niceforo, the poet of goodness - Viemme Editore, 1990). Her production of poetry includes the following books:Gli argini del tempo” (Time checks - ed. Totem, 1991), “Biografia a margine” (Marginal Biography - Fermenti Editrice, 1994 with a preface by Dario Bellezza and drawings by Francesco Paolo Delle Noci), “Mutamento” (Change - Fermenti Editrice, series “Il tempo ansante” directed by Plinio Perilli, 1999, preface by Mariella Bettarini), “Verso Penuel” (Towards Penuel - Edizioni dell’Oleandro, 2003, winner of the Woman Poetry Award 2006, preface by Dante Maffia,). “Diario inverso” (Reverse Diary - Manni editori, 2006, preface by Marco Guzzi).

 

 
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