POESIA CHIAMA MUSICA
Claudia Azzola
Rutebeuf a Milano
Quando la parola è il verme sconosciuto
è rimesso a un povero deforme
Rutebeuf piuttosto malmesso,
percepire ai margini dei campetti
il palpito di civette gonfie di ritorni.
La poesia si tiene marginale
ma è lucida, di spietate forze.
Mi porto il pondo nelle borse
qui tra aiuole grigie delle mie zone,
di una Milano in definizione.
Il tutto appare saggio e silente,
c'è una poetica in atto,
le rotaie sono cariche di neve,
passa il tram come niente fosse.
Dieu me fait le temps tout à point
en hiver blanc
Ciò che va tra un passaggio del 29
e del 30, è tema scottante del poema.
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