POESIA CHIAMA MUSICA



Carlo Molinaro

Questo amore
Questo amore che portiamo come un anello o un tatuaggio
da sempre, questo amore che teniamo in tasca
come una chiave di cui s’è smarrita la porta,
questo amore che ci si gonfia dentro perché non ha luogo
nello spazio indeciso fra l’anima e il corpo,
questo amore che ci sfugge e che non ci abbandona
in nessun giorno, questo amore fedele
che ci accompagna lasciandoci soli, la rivelazione
che appena aperta si chiude, la fiaba che si smaschera
e racconta altre fiabe, questo amore da rincorrere
con l’ultimo fiato perché non ci raggiunga,
questo pugno di mosche senza mano,
questo immenso tesoro senza scrigno,
il pozzo nel deserto che non toglie la sete,
l’idea improvvisa perduta prima che
s’incarnasse in parole, l’incerta memoria
d’un futuro che muove una voglia e una paura,
questo amore che crepita ai nodi delle vene
come un fuoco impuntato su un legno inadatto,
questo respiro che non riusciamo a respirare
ma è il nostro respiro, questa piena
che viene da noi non si sa per che fiumi,
questo che è un grido della nostra voce
ma così forte che diventa un altro:
questo infinito travasato in noi
da un trucco ciarlatano di girovaghi,
questo amore che è cosa da non credere,
questo amore che ci tocca e che c’ignora,
puoi tu, fratello, pensarlo mortale?
(Torino, 3 maggio 2004)


 
     

 
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