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Il nuovo evento letterario e musicale
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L'uomo metafora La vedo!... una metafora divide possibile da vivo, aspirazione a trasumanamento e compromesso fra luce e fine, estasi ed insulso. È dramma in cui la vita lancia sfide continue al vero, con l’emulazione e il desiderio del non-io, il nesso cosciente al fluido Oltre, al Tutto-impulso… Ed è pure commedia in cui l’umano cerca di denudarsi dell’avita maschera che per certi è allegoria, per altri è appagamento, sebben vano; per uno solo è specchio (oppur fobia?)… … là vedo una metafora di vita. [Egidio S. Summas]
Massimo Di Gesu (1970).
La sua formazione accademica beneficia della guida di vari maestri di scuola bettinelliana e culmina con il Diploma di Composizione conseguito nella classe di Azio Corghi al Conservatorio di Milano (1995), dove già aveva ottenuto il Diploma di Pianoforte (1992) dopo i relativi studi con Anita Porrini. Ulteriori tappe dei suoi studi si svolgono all’Accademia Petrassi (Fondazione Toscanini), alla University of Central England -Birmingham-, ed alla Leeds University.
Nel suo percorso di ricerca lo sguardo verso le avanguardie viene filtrato dall’esigenza di una sintassi la cui organicità sia sinonimo di “percepibile necessità” di qualsiasi elemento generante la dinamica di simboli del gesto musicale.
Inestimabili collaboratori e ispiratori in questo suo itinerario sono stati finora artisti quali il Quartetto d'archi della Scala (Serate Musicali di Milano), Peter Bradley-Fulgoni (St.Martin in the Fields-Londra), Trio Dansi (Università Bocconi, Radio3RAI), Mariangela Vacatello (Carnegie Hall-New York), Andrea Cavuoto (Villa BelgiojosoBonaparte di Milano), Arcturus Trio, Andrea Corazziari (Auditorium di Milano), Gabriella Locatelli, I Virtuosi Italiani (University of Nottingham), ecc.
Suoi interessi paralleli sono quelli per l'insegnamento, la musicologia, e la poesia.
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