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Il nuovo evento letterario e musicale
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Sorelle
Le mie sorelle vorrebbero che non leggessi Agota Kristòf o Ingeborg Bachmann, che smettessi di tenere gli occhi sui loro scritti.
Le mie sorelle vorrebbero il mio sguardo più spensierato e leggero, senza le rughe tra gli occhi.
Quando noi tre ci incontriamo, ridiamo molto, ci abbracciamo e baciamo sulle guance dalla pelle sottile.
Abbiamo allora l’impressione di non essere mai state infelici.
Io e le mie sorelle mangiamo grandi fette di anguria e il succo zuccherino ci fa lucide le dita, le labbra.
Dopo ci addormentiamo esauste sul grande letto, ma io faccio soltanto finta. Quando le vedo sopite e sorridenti, sottovoce sussurro nelle loro orecchie le parole della trilogia della città di K.
(Agota Kristòf, Trilogia della città di K., Einaudi Ed.)
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